Richard Hammond de “Grand Tour” rivela come l’incidente del 2006 continui ad influenzare la sua vita oggi

L'incidente del 2006 che coinvolge l'attore di "Grand Tour" Richard Hammond continua ad influenzare la sua vita oggi. Foto: Riproduzione Amazon Prime
L’incidente del 2006 che coinvolge l’attore di “Grand Tour” Richard Hammond continua ad influenzare la sua vita oggi. Foto: Riproduzione Amazon Prime

Quasi due decenni dopo, Richard Hammond, star di “Grand Tour”, rivela di vivere ancora con le conseguenze dell’incidente che lo ha lasciato in coma.

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Richard Mark Hammond, co-conduttore dello spettacolo “The Grand Tour”, ha rischiato di perdere la vita nel 2006 mentre girava una scena per il programma ormai defunto Top Gear. Hammond stava guidando un Dragster Vampire quando uno dei pneumatici è scoppiato, facendolo perdere il controllo. L’impatto dell’incidente lo ha lasciato con gravi lesioni cerebrali.

Sono stati due settimane in coma e, anche se si è ripreso ed è tornato allo show l’anno successivo, Hammond ha rivelato di vivere ancora con le conseguenze del terribile incidente; il presentatore, che in precedenza aveva dichiarato di aver sofferto di una grave amnesia post-traumatica per settimane, ha raccontato a LADbible come il trauma lo influenzi ancora, anche dopo tutto questo tempo.

“Credo che chiunque abbia subito un trauma cranico probabilmente concorderà sul fatto che non ti abbandona mai, nel senso che c’è sempre un pezzo di te… se perdi le chiavi della macchina o dimentichi qualcosa.”

“La mia è stata una lesione al lobo frontale, il che spiegherebbe tutto. Pensavo: ‘Oh no. È a causa del trauma cranico? O è perché ora ho 54 anni? È solo perché ho perso le mie chiavi?’ I medici lo chiamano ‘sindrome delle chiavi smarrite’, e continua all’infinito.”





Per Hammond, è una lotta costante non lasciare che il trauma come quello dell’incidente impedisca di continuare a fare le cose che ama: “Abbiamo tutti momenti, non tutti coinvolgono incidenti a oltre 400 chilometri all’ora, alcuni sono buoni, alcuni sono cattivi. Ma abbiamo tutti quei momenti che ci plasmano”, dice.

“Sarebbe stato facile per me trasformarlo in qualcosa di negativo, ma io e mia moglie abbiamo deciso fin dall’inizio che, qualunque cosa accadesse, avremmo trasformato il tutto in qualcosa di buono.”



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